Teresa Ricciardi della 3^D racconta "Senzacuore" di Fabrizio Silei edito da San Paolo Edizioni
Cari lettori,
Senzacuore di Fabrizio Silei, edito da San Paolo Edizioni, è l’ultimo romanzo che ho letto e l’ho scelto solo per il titolo e la trama che ho trovato molto belli.
Nell’estate 1983, Damiano si trova a fronteggiare, insieme alla sua famiglia, un periodo buio dopo la morte della madre.
Per via di uno scherzo fatto con il suo amico Filippo, è condannato a sei mesi di lavori socialmente utili alla Casa Blu, una comunità di disabili.
Damiano e Filippo cercano una vita facile e tanti soldi e questo li porta a incontrare Vascone, un boss locale che li trascina in un affare rischioso.
Damiano non ama il rischio, perché deve badare a sua sorella Elisa, una bambina di nove anni che ha dei “pensieri” la notte e quindi non riesce a dormire. Per fare in modo che non li abbia, ogni sera Damiano le legge il libro “Il Mago Di Oz”.
Il personaggio che mi è piaciuto di più è Samsa, un signore che si trasferisce vicino casa di Damiano.
È stato in prigione per molto tempo e non conduceva una vita semplice per via di risse e bande rivali.
Ma dopo trent’anni di prigione ha deciso di cambiare: ora lavora come signore delle pulizie sui treni, ha una grande passione per i bonsai ed è un ottimo ascoltatore.
Di lui ti puoi fidare e dà sempre buoni consigli.
“È stata la mia vita, ho cercato di trarre il massimo da lei, di darle un senso, ma soprattutto ho percorso una strada che mi ha reso migliore. È stata la mia vita e lo è ancora.”
“Ora lavori sui treni? Ti piace?”
“So cosa pensi, che faccio il peggiore dei lavori (…). Martin Luther King ha detto un giorno: “Un uomo chiamato a fare lo spazzino dovrebbe spazzare così come Michelangelo dipingeva, o Beethoven componeva, o Lenty Prince cantava al Metropolitan, o come Shakespeare scriveva poesie”
Penso che questo libro sia il migliore che abbia letto in questo ultimo anno di scuole medie. Perché è scritto in prima persona, e questo mi ha permesso di immedesimarmi di più nei panni di Damiano, la trama contiene alcuni colpi di scena che non mi sarei mai aspettata e i temi sono tanti e davvero molto importanti: la perdita dei genitori, le comunità per disabili, l’essere stati in prigione, il traffico di droga, l’amore, il rapporto tra fratelli e l’amicizia tra Filippo e Damiano.
Concludo con questa frase che introduceva la seconda parte del libro
“Un amico è qualcuno che ti conosce molto bene e, nonostante questo, continua a frequentarti" (di Oscar Wilde).
E voi avete letto questo libro? Lo consiglio tantissimo a tutti!
Con simpatia,
Teresa
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