Sofia Meglio della 3^D racconta "Coyote Sunrise e il posto perfetto" di Dan Geimenhart, edito da Giralangolo

 

È passato quasi un anno da quando Coyote e Rodeo hanno deciso di stabilirsi in una piccola città dell’Oregon. Coyote a scuola non fa tante amicizie, anzi per niente, però in biblioteca conosce Audrey, un’aragosta in un pentolone di granchi come lei.

Un giorno, mentre cerca un libro su Yager nella libreria, trova qualcosa. Una scatola che Rodeo doveva aver nascosto anni prima. Contiene le ceneri di sua madre. 

Decide così di disperdere le ceneri, consapevole di dover dire addio alla mamma, nel “posto perfetto” indicato da lei stessa nel suo libro di poesie preferito: "Red Bird”.

Purtroppo questo libro Coyote non lo ha più! Lo ha dato via! Deve assolutamente ritrovarlo senza che Rodeo se ne accorga. 

Approfittando del Covid-19 e della chiusura delle scuole, si rimettono in viaggio con vecchi e nuovi amici.

Il mio personaggio preferito è Coyote. Siamo molto simili, infatti mi ci rivedo molto. È lunatica, un po’ solitaria e ama leggere. 

Rodeo, il padre, somiglia molto a mio zio: solare, divertente e che ti fa morire dalle risate.

Salvador, il migliore amico di Coyote, è timido ma è allo stesso tempo il ragazzo più popolare della scuola, ha tanti amici, a differenza di Coyote, ed è molto simpatico; credo che se esistesse nella vita reale saremmo grandi amici.

La scrittura ha un registro medio-basso perché i protagonisti sono ragazzi più o meno della mia età ed ha un lessico semplice. La lettura è scorrevole e non riesci a staccarti dal libro, ti lascia sempre quel bisogno di sapere come continua. È scritto in 1ª persona, da Coyote, ed il font non è ad alta leggibilità ma che non interferisce col flusso di lettura. 

Il tema principale di questo libro è l’amicizia, ma soprattutto il saper dire addio alle cose.

C’è una frase che mi ha colpito molto: 

Il mondo taceva intorno a noi. Dentro di me, invece, ci fu un boato. Un bellissimo boato. E scrosciavano ricordi, sensazioni, echi, voci. Riuscivo a vedere e sentire tutto: i nostri picnic al lago, certe battute che capivamo solo noi, le nostre risate, quel modo sgangherato che avevamo di abbracciarci, le sfide a nascondino, il calore di quando camminavamo mano nella mano. La nostra famiglia.

Mi piace perché mi ricorda i bei momenti passati con mia nonna e in generale con la mia famiglia a cui sono molto legata.

“Coyote Sunrise e il posto perfetto” è un bellissimo romanzo di formazione che consiglio a tutti.

Buona lettura!

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